Complesso Archeologico di Vico Quercia – Necropoli Ellenistica

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Circa 2700 anni fa, nell’età del ferro, Mesagne era un villaggio iapigio fortificato, situato nell’area dell’attuale centro storico. I suoi abitanti, dediti alla caccia, all’agricoltura e alla pastorizia, erano abili produttori di armi, utensili e vasellame. Le loro modeste capanne, costruite con muri in pietra a secco e tetti di canne, ci raccontano di una vita semplice ma laboriosa. La presenza di stele antropomorfe suggerisce l’esistenza di complessi riti funerari per le élite, con simboli che richiamavano il potere militare.

In età ellenistica (VI-III secolo a.C.), i villaggi iapigi subirono una trasformazione significativa, evolvendo in insediamenti più strutturati. Le abitazioni divennero più solide, costruite in pietra e con tetti di tegole, le strade si fecero più ampie e sorsero botteghe e luoghi di culto. Anche le necropoli assunsero un’importanza maggiore. A Mesagne, si ipotizza l’esistenza di nuclei residenziali distinti, separati da spazi dedicati al culto, alle necropoli e alle attività agro-pastorali.

Il Complesso Archeologico di Vico dei Quercia ha restituito importanti testimonianze di questo periodo, tra cui i resti di una strada ellenistica e di un luogo di culto. Di particolare interesse è la necropoli messapica di via Castello (III-II secolo a.C.), con le sue sei tombe a semicamera scavate nella terra, intonacate e decorate con pitture. I preziosi reperti rinvenuti in quest’area sono oggi esposti al MATER Museo del Territorio “Ugo Granafei”, dove potrai ammirarli da vicino.