Chiesa di San Lorenzo

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La sua planimetria è un unicum in Puglia. Lo spazio interno è ripartito in due zone, la prima riservata ai fedeli e la seconda riservata al clero, secondo il consueto orientamento da ovest ad est.

Il piccolo e suggestivo tempio di San Lorenzo a Mesagne, risalente ai primi secoli dell’era cristiana (V-VI secolo d.C.), è un vero e proprio enigma storico e architettonico. L’aspetto che ammiriamo oggi è il risultato di numerosi interventi di ricostruzione e restauro che ne hanno, inevitabilmente, modificato l’originale fisionomia. La sua planimetria è considerata un unicum in Puglia, rendendolo un sito di eccezionale interesse.

Lo spazio interno è sapientemente diviso in due zone, secondo l’orientamento liturgico tradizionale da ovest a est: una dedicata ai fedeli e una riservata al clero. È affascinante ipotizzare che questa struttura potesse far parte di una residenza di campagna romana, una “villa rustica” posizionata lungo l’antica via Appia. La chiesetta di San Lorenzo, sorta sulle rovine di un edificio preesistente, potrebbe aver sfruttato una planimetria già esistente e ben adattabile alle nascenti esigenze liturgiche cristiane.

i presume che tra il 1654 e il 1714 siano stati effettuati ulteriori interventi su volte, facciata e navate laterali, a testimonianza di una storia di continui adattamenti e preservazione. All’interno, nella parte absidale, resistono ancora alcuni lacerti di affresco, sopravvissuti all’usura del tempo e all’azione umana, offrendo rari scorci di un passato lontano.