La Chiesa della Santissima Annunziata a Mesagne, la cui costruzione iniziò nel 1701, è un importante esempio di architettura barocca, frutto del genio dell’architetto leccese Giuseppe Cino. Il suo prospetto principale, sebbene la parte superiore non sia stata completata come forse previsto, incanta con i suoi due registri. Quello superiore, in particolare, affascina con la sua finestra centrale e le nicchie laterali impreziosite da motivi barocchi.
L’interno della chiesa, caratterizzato da un’ampia navata unica a pianta poligonale irregolare, contiene otto cappelle laterali che custodiscono numerose opere settecentesche. Tra queste spicca una suggestiva statua lignea di San Leonardo Abate e diversi pregevoli dipinti che meritano attenzione.
Maestri della Pittura Locale
All’interno, puoi ammirare le opere di Saverio Lillo da Ruffano e, soprattutto, di Gian Pietro Zullo, nativo di Mesagne. Zullo fu un vero caposcuola, fondatore di una robusta tradizione pittorica locale che vide tra i suoi esponenti anche Domenico Pinca, anch’egli mesagnese, vissuto tra la metà del XVIII e l’inizio del secolo successivo. Le loro tele raccontano storie di fede e di arte, testimoniando la ricchezza culturale della città.
PORTALE DELLA VERONICA
Sulla facciata posteriore della Chiesa della Santissima Annunziata a Mesagne, si cela un portale cinquecentesco in carparo, opera del talentuoso scultore Francesco Bellotto di Nardò, datata 1555. Questo portale non è solo un ingresso, ma un vero e proprio racconto in pietra che ci fa ammirare gli stemmi di Mesagne e della nobile famiglia Beltrano, all’epoca feudataria. L’architrave è decorato con bassorilievi che narrano scene suggestive: l’ingresso trionfale di un sovrano e il mistico velo della Veronica. Nel lunotto, la Vergine del Rosario è rappresentata con San Domenico e Santa Caterina, mentre è affiancata dalle figure dell’Arcangelo Gabriele e della Vergine Annunziata. Allo stesso Bellotto è attribuita anche la ghiera del rosone che sovrasta il portale.