La Chiesa della Madonna di Loreto a Mesagne, eretta nel 1615, sorge su un luogo già sacro, dove in precedenza si trovava una cappella con lo stesso titolo. Da quest’ultima fu recuperata e valorizzata l’immagine della Vergine Lauretana, cuore della devozione di questo luogo.
La costruzione di questa chiesa fu voluta da Giulia Farnese, moglie del principe Gian Antonio Albricci, feudatario di Mesagne. La nobildonna fece un voto solenne alla Madonna di Loreto: si era impegnata a edificare una nuova e più grande chiesa se suo marito fosse stato liberato. Il principe, infatti, era stato trattenuto a Napoli dal viceré Pietro Fernandez de Castro per motivi ignoti, e Giulia Farnese implorava il suo ritorno a casa.
Una volta avvenuta la liberazione del marito, Giulia Farnese, fedele al suo voto, ordinò nel 1615 la costruzione della chiesa e dell’annesso convento che accolse inizialmente i Minori Osservanti e in seguito i Riformati.

