Santuario di Mater Domini

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La Chiesa di Mater Domini a Mesagne, eretta tra il 1605 e il 1606, è un luogo di profonda devozione, nato grazie ai contributi dei nobili Pietro Resta, Nicola Capodieci e Pompeo Falcone. La sua costruzione seguì la demolizione di una cappella preesistente, famosa per custodire un affresco miracoloso della Vergine con il Bambino, la cui sacra immagine fu preservata e integrata nel nuovo edificio.

Già nel 1606, la chiesa è menzionata in una visita pastorale, a testimonianza della sua rapida realizzazione. Nel 1688, il santuario accolse la Confraternita dei contadini Schiavi di Maria, la quale giocò un ruolo fondamentale nel suo sviluppo, finanziando tra il 1711 e il 1715 la realizzazione della volta e della cupola, elementi distintivi dell’architettura barocca. I lavori complessivi furono completati nel 1740.

Il santuario, con la sua caratteristica pianta a croce greca, presenta una facciata tripartita arricchita da un affresco della Vergine e statue laterali, che accolgono i fedeli e i visitatori. All’interno, si possono ammirare cinque altari, ognuno con la sua storia e le sue opere d’arte. L’altare principale custodisce l’affresco originario della Vergine col Bambino, ritoccato nel 1606. Nelle absidi, tele del XVIII e XVII secolo completano il patrimonio artistico, invitando alla contemplazione.